Museo Archeologico di Carife
Il Museo Archeologico di Carife, accoglie ed espone reperti archeologici rinvenuti nel corso degli anni, a partire dalle ricerche di Werner Johannoswky degli anni ’80, nel territorio comunale di Carife e del comune limitrofo di Castelbaronia. La Baronia e la valle dell’Ufita, sono di rilevante importanza archeologica e con i loro ritrovamenti narrano parte della storia dell’Irpinia e dell’Italia Appenninica, prima di questi rinvenimenti sconosciuta. Tra Carife e Castelbaronia sono stati localizzati e indagati tre nuclei di necropoli databili dal VI secolo fino al IV-III secolo a.C. pertinenti alla popolazione detta dalle fonti irpina, divenuta parte della famosa Lega Sannitica. La necropoli di Serra di Marco (Castelbaronia), dimostra che i popoli indigeni nel VI secolo a.C. hanno recepito l’uso sacrale del simposio greco quale segno distintivo dell’importanza del defunto. Sono stati recuperati dai corredi funerari ceramiche di produzione locali, di ispirazione daunia, imitanti forme greche (oinochoai, crateri, skyphoi), ceramica in bucchero (tecnica di ispirazione etrusco/campana) e ceramiche di produzione campana. I corredi della necropoli Serra di Marco di Castelbaronia e Serra di Marco di Carife, il cui nucleo principale si concentra al V secolo a.C. oltre a conservare alcune forme ceramiche della tradizione hanno restituito oggetti in bronzo di fattura etrusca. In particolare la T.90 della fine del V secolo a.C. presenta un grande corredo, mostrando la ricchezza e la cultura dalla classe aristocratica di questo territorio. Dalla tomba il cratere italiota a figure rosse, con raffigurazione di un corteo dionisiaco, e il candelabro in bronzo, con una cimasa che raffigura un satiro che sacrifica un capretto a Dioniso, indicano come la ritualità dionisiaca è entrata a pieno titolo nella civiltà irpina. La necropoli dell’Addolorata (Carife), anche visitabile, poiché nei pressi del museo, conferma che il territorio continua godere di un certo benessere nel IV secolo a.C., con un classe aristocratica che adotta la tipologia sepolcrale monumentale delle tombe a camera, e usa nei corredi oggetti preziosi, dalle collane in ambra alle fibulae in argento fino ai dischi in avorio oltre che ai tipici cinturoni in bronzo. Chiude la visita una campionario di reperti romani provenienti da una grande struttura di produzione di terracotte architettoniche rinvenuta a Carife in località Tierzi: da questa una matrice ceramica di un volto di splendida fattura. La villa con il suo impianto di produzione narra che il territorio si trasforma nel mondo romano in un’area di produzione artigianale e di ville rustiche, dove famiglie anche di una certa importanza vivevano e vi seppellivano, così come attestato dalle iscrizioni rinvenute ed esposte.
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CittàCarife (Av)
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IndirizzoVia Stefano Melina 24/26 83040
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OrariDa Martedì a Sabato:8.30 - 13.30/ Domenica:8.30-13.30 / 16.00-18.30
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Giorno di chiusuraLunedì
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Contattiemail info@museocarife.it / tel +39 0827 1810434
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Sito Web
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Prezzo senza Artecard€ 2,00
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Prezzo Artecard€ 1,00
LOCALIZZAZIONE